Per le vaccinazioni in età pediatrica vi proponiamo in primo luogo lo schema del Piano Nazionale Vaccini 2017-2019 ancora in vigore, dal quale possiamo avere una visione di insieme sui vaccini da praticare.
Già a partire dal 40° giorno di vita è possibile iniziare a praticare le vaccinazioni.
I vaccini si dividono in vaccini obbligatori e vaccini facoltativi, ma fortemente consigliati.
Le vaccinazioni hanno lo scopo di proteggere bambini e adulti da patologie gravi, per le quali si è riuscito a preparare un prodotto che stimola le difese immunitarie.
Per molte malattie non è possibile avere un vaccino mentre per altre il vaccino non protegge al 100%.
Tanto sui vaccini abbiamo imparato nel corso della pandemia da SARS-Cov 2 e perciò possiamo dire che i vaccini non sono un problema di costi o di industrie produttrici, ma esclusivamente di ricerca e tecnologia messa in campo. Queste permettono di arrivare ad un farmaco sicuro con a massima percentuale di efficacia possibile e con il minor numero di effetti collaterali.
E’ complesso parlare in questo breve articolo di tutti i vaccini disponibili e per questo ci limitiamo a dare qualche indicazione.
Dai 40 giorni di vita è possibile somministrare il vaccino anti-rotavirus, virus responsabile di una gastroenterite che nel piccolo lattante può essere cosi’ grave da portare a fortissima disidratazione, al ricovero e in rari casi anche alla morte.
A partire dal 60° giorno di vita si iniziano a praticare le vaccinazioni intramuscolo, iniziando con una fiala esavalente contenente i vaccini contro difterite, tetano, pertosse, epatite, poliomielite e emofilo e con il vaccino anti-pneumococcico.
Non esistono grosse controindicazioni all’esecuzione del vaccino, la più comune è la febbre in atto.
Per le restanti patologie sarà il medico vaccinatore a decidere eventuali rinvii.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali quello più frequente è la febbre che può durare anche qualche giorno, irrequietezza, inappetenza e infiammazione nel sito di inoculo del vaccino.
I genitori devono essere correttamente informati, scegliere consapevolmente e nel caso abbiano dubbi affidarsi al proprio medico di fiducia.