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Un neonato può essere portato in viaggio? Consigli utili.

Posted by Dott.ssa Tamburro

Viaggiare con un neonato è possibile, ma con le dovute precauzioni.

Un neonato ha bisogno di un ambiente tranquillo e pulito, di rispettare i tempi della pappa e della nanna e in questa prospettiva i genitori devono decidere come spostarsi e dove recarsi.

Nel primo mese di vita, almeno dopo le prime due settimane di vita, il piccolo può viaggiare. In questo caso sarebbe opportuno viaggiare in automobile, mantenendo una temperatura costante nell’abitacolo di circa 27 gradi e evitando sbalzi di temperatura con l’esterno. Questa tipologia di viaggio non permette spostamenti eccessivamente lunghi, ma può prevedere soste per i pasti o per il cambio del pannolino.

Il treno potrebbe essere una soluzione alternativa da valutare con le dovute precauzioni.

Dopo i 14  giorni di vita è possibile anche viaggiare in aereo,  considerando il tempo di volo, la temperatura che si trova nell’abitacolo e il fatto che, per la maggior parte delle compagnie, il piccolo dovrà viaggiare in braccio alla madre.

La mamma ha bisogno di verificare come riscaldare il biberon o il pasto, come può cambiare il pannolino, che tipo di assistenza è prevista a bordo. Per questo è importante consultare il sito della compagnia aerea con cui si sceglie di viaggiare. 

Nel momento del decollo e dell’atterraggio, ci si deve ricordare di far succhiare il piccolo, con il ciuccio o con un biberon per proteggere l’orecchio dagli sbalzi della pressione atmosferica.

Neonati affetti da malattie cardiache congenite o da malattie respiratorie non possono viaggiare in aereo se non hanno ricevuto parere positivo dallo specialista di riferimento.

Una volta arrivati, la sistemazione deve prevedere un adeguato comfort.

Stanza pulita, gestione della culla e della biancheria, aerazione adeguata, temperatura costante.

Anche l’abbigliamento va scelto in base alla destinazione. 

Fresco per luoghi caldi, non eccessivamente pesante e a strati per luoghi più freddi. E’ bene ricordare che un neonato non ha una buona regolazione della temperatura corporea e per questo non va né scoperto eccessivamente, né coperto troppo. Climi eccessivamente rigidi o eccessivamente caldi andrebbero evitati.

Nel caso di viaggi all’estero potrebbe essere opportuno, quando possibile, posticiparli dopo aver effettuato almeno due dosi delle vaccinazioni obbligatorie in Italia, provvedere sempre a stipulare una assicurazione sanitaria e munirsi di farmaci di prima necessità. Se il piccolo non è allattato al seno, non dimenticare una piccola scorta di latte da utilizzare i primi giorni del soggiorno o la provvista per tutto il viaggio, se l’approvvigionamento non è agevole.

In ogni caso vige la regola del buon senso e della necessità dei genitori di spostarsi da un paese all’altro, dalle condizioni del bambino, dalla presenza di malattie concomitanti e anche dalla destinazione scelta.

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