Il nostro territorio è ricco di sorgenti termali che offrono varie tipologie di acque e fanghi.
Gli stabilimenti termali si trovano di solito nelle vicinanze delle sorgenti di acqua termale, che convogliata in condotte, viene utilizzata per bagni e piscine, per terapie inalanti e per cure idropiniche.
Le cure idropiniche consistono nel bere determinate quantità di acqua di un tipo specifico, sotto prescrizione medica, per curare disturbi o malattie.
Bagni e piscine sono utilizzate principalmente per patologie infiammatorie delle articolazioni, per malattie della pelle o per relax.
Altro capitolo è rappresentato dai fanghi che, prodotti con tecniche specifiche, assorbono le sostanze contenute nelle acque e ne acquisiscono le proprietà. Si utilizzano per le patologie della cute o per bellezza.
Ma quanti tipi di acque ci sono?
Proviamo a ricordarne alcune: acque salso-bromo-iodiche, acque sulfuree, acque cloruro-iodiche, acque carboniche.
Le acque possono essere divise anche in base alla concentrazione di minerali in esse contenute:
minerali: espressamente quelle termali che devono essere usate sotto controllo medico e che hanno un residuo fisso elevato;
oligominerali: le acque da bere liberamente, che hanno un residuo fisso tra 50 e 500;
mediominerali: con residuo fisso tra 500 e 1500.
Le terme sono luoghi di benessere a 360°, nei quali è possibile scegliere il trattamento più adatto alle nostre caratteristiche e alle esigenze del momento.
Giovani e meno giovani possono riscoprire il piacere di un soggiorno termale.
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