In un precedente articolo abbiamo analizzato le condizioni di viaggio del neonato ed ora ci occuperemo del bambino di varie età, soprattutto nei viaggi lunghi e in paesi stranieri.
Le attenzioni necessarie iniziano già con la pianificazione.
E’ opportuno consultare il pediatra in tempo, almeno 4-6 settimane prima, per valutare lo stato vaccinale e le altre eventuali vaccinazioni da eseguire, per discutere dello stato clinico del bambino e se ci sono controindicazioni al tipo di viaggio che si vuole fare.
Se il viaggio è particolarmente avventuroso o di lunga durata è possibile rivolgersi ai Centri Specializzati in Medicina dei viaggi.
Per ciò che riguarda le vaccinazioni per paesi esteri di solito si parla di febbre gialla, tifo, colera,epatite A, polio, meningococco A-C-W-Y, encefalite giapponese, meningoencefalite da zecca, rabbia,tubercolosi.
I bambini sono più a rischio degli adulti di contrarre alcune malattie, in particolare la diarrea, le malattie dermatologiche e specialmente la malaria. Quest’ultima può manifestarsi anche a distanza di tempo del rientro ed è necessario sempre essere attenti ad una febbre che si presenta dopo un viaggio in paesi ad alta endemia.
Una categoria speciale è rappresentata dai cosiddetti VFR (visiting friends and relatives) che sono i bambini nati in Italia da genitori stranieri e che vanno in vacanza nei loro Paesi d’origine.
In questi casi le condizioni igieniche, l’alimentazione, la resistenza alla malaria non sono le stesse per i bambini e i genitori che vivono in Italia e che hanno perduto la resistenza contro alcune malattie diffuse nei loro paesi di origine. In questi casi è molto più probabile contrarre patologie e malattie con le quali è necessario fare i conti al rientro.
Nei viaggi avventurosi e in zone impervie è necessario porre attenzione alle punture di insetto e ai morsi di animali. Le prime possono essere responsabili di malattie come la malaria ed i secondi possono trasmettere il tetano o la rabbia. E’ consigliabile tenersi lontano da animali non familiari, domestici e non, essere attenti quando si dorme all’aperto o quando non si è ben coperti.
Nel caso di rischio di esposizione a rabbia, è necessario consultare una struttura sanitaria localmente, per prendere in considerazione una profilassi post esposizione (vaccino / immunoglobuline).
Anche le acque possono essere pericolose per gli annegamenti, le punture di pesci, ricci di mare,crostacei e coralli, per le meduse.
Le acque dolci possono veicolare infezioni parassitarie e sarebbe opportuno evitare bagni e abluzioni in zone con scarso tenore igienico.
La montagna rappresenta un problema per le quote superiori ai 2.500 metri e per i tempi di ascesa. Nel primo anno di vita sarebbe opportuno non superare i 1200 metri. Attenzione al mal di montagna con i suoi sintomi (condizioni generali scadute, irritabilità, anoressia e nausea) che se compaiono vanno valutati a seconda della gravità. In montagna è importante considerare il tempo di ascesa, la temperatura e il tempo di permanenza.
Per concludere, sia che a viaggiare sia un adulto o piuttosto un neonato o un bambino, la cosa più importante è affidarsi al buon senso e alla pianificazione. Informarsi dettagliatamente prima della partenza, munirsi di tutto ciò che può essere utile e partire con consapevolezza.
E’ opportuno consultare il pediatra in tempo, almeno 4-6 settimane prima, per valutare lo stato vaccinale e le eventuali vaccinazioni da eseguire, per discutere dello stato clinico del bambino e se ci sono controindicazioni al tipo di viaggio che si vuole fare.
Se il viaggio è particolarmente avventuroso o di lunga durata è possibile rivolgersi ai Centri Specializzati in Medicina dei viaggi.
Per ciò che riguarda le vaccinazioni per paesi esteri di solito si parla di febbre gialla, tifo, colera,epatite A, polio, meningococco A-C-W-Y, encefalite giapponese, meningoencefalite da zecca, rabbia,tubercolosi.
I bambini sono più a rischio degli adulti di contrarre alcune malattie, in particolare la diarrea, le malattie dermatologiche e specialmente la malaria. Quest’ultima può manifestarsi anche a distanza di tempo del rientro ed è necessario sempre essere attenti ad una febbre che si presenta dopo un viaggio in paesi ad alta endemia.
Una categoria speciale è rappresentata dai cosiddetti VFR (visiting friends and relatives) che sono i bambini nati in Italia da genitori stranieri e che vanno in vacanza nei loro Paesi d’origine.
In questi casi le condizioni igieniche, l’alimentazione, la resistenza alla malaria non sono le stesse per i bambini e i genitori che vivono in Italia e che hanno perduto la resistenza contro alcune malattie diffuse nei loro paesi di origine. In questi casi è molto più probabile contrarre patologie e malattie con le quali è necessario fare i conti al rientro.
Nei viaggi avventurosi e in zone impervie è necessario porre attenzione alle punture di insetto e ai morsi di animali. Le prime possono essere responsabili di malattie come la malaria ed i secondi possono trasmettere il tetano o la rabbia. E’ consigliabile tenersi lontano da animali non familiari, domestici e non, essere attenti quando si dorme all’aperto o quando non si è ben coperti.
Nel caso di rischio di esposizione a rabbia, è necessario consultare una struttura sanitaria localmente, per prendere in considerazione una profilassi post esposizione (vaccino / immunoglobuline).
Anche le acque possono essere pericolose per gli annegamenti, le punture di pesci, ricci di mare,crostacei e coralli, per le meduse.
Le acque dolci possono veicolare infezioni parassitarie e sarebbe opportuno evitare bagni e abluzioni in zone con scarso tenore igienico.
La montagna rappresenta un problema per le quote superiori ai 2.500 metri e per i tempi di ascesa. Nel primo anno di vita sarebbe opportuno non superare i 1200 metri. Attenzione al mal di montagna con i suoi sintomi (condizioni generali scadute, irritabilità, anoressia e nausea) che se compaiono vanno valutati a seconda della gravità. In montagna è importante considerare il tempo di ascesa, la temperatura e il tempo di permanenza.
Per concludere, sia che a viaggiare sia un adulto o piuttosto un neonato o un bambino, la cosa più importante è affidarsi al buon senso e alla pianificazione. Informarsi dettagliatamente prima della partenza, munirsi di tutto ciò che può essere utile e partire con consapevolezza.